di Gianmarco Pacione (per seguirci su Fb clicca qui)
Huish Ground in festa per l'upset con il Sunderland, 1949 |
"Non venire a Yeovil, gigante rosso,
non guardare in basso, gigante rosso,
qui farai la fine degli altri, gigante rosso,
qui farai la fine degli altri. "
Una cantilena lugubre accoglie il Manchester United nel match di oggi pomeriggio. Note funeree, fitte come nebbia, che escono soffiate da ogni pub di Yeovil.
Questa è la terra degli ammazza giganti: luogo mistico in cui, per anni, ogni singolo pronostico è stato ribaltato. Qui, nel sud-ovest inglese, sono appese le teste di Crystal Palace, Bournemouth, Blackpool, Fulham e tante altre: prede enormi per cacciatori piccolissimi, dilettanti fino ad un decennio fa.
Big Jolly, la mascotte |
Proprio dove una fascia sembra montuosa e l'altra depressa, proprio nel luogo "Dove i giganti trovano la morte", è arrivato il più grande upset della storia. Risale al lontano '49, quando il ricchissimo Sunderland dell'epoca, cadde per 2-1 ai supplementari, freddato dal grande carattere di Alec Stock: allenatore-giocatore degli scanzonati lavoratori di Yeovil.
Il turno successivo vide i bianco-verdi fare visita proprio ai Red Devils, in un Maine Road straripante (Old Trafford era stato distrutto dai bombardamenti). Il risultato finale fu un opaco 8-0, figlio, forse, dell'infortunio occorso al portiere Stan Hall, a quei tempi impossibile da sostituire.
Oggi si ripetono le danze, Davide e Golia, nel nuovo Huish Park: chissà che a stramazzare al suolo, questa volta, non siano proprio i diavoli rossi. A Yeovil ci credono, guardando le sbiadite foto appese nelle case, infagottandosi nelle grandi sciarpe. A Yeovil cantano, perché ogni leggenda, per continuare a vivere, ha bisogno d'essere cantata.
"Non venire a Yeovil, gigante rosso,
non guardare in basso, gigante rosso,
qui farai la fine degli altri, gigante rosso,
qui farai la fine degli altri."